Il progetto


1,6,7 contatto! è un progetto  che  coinvolge attivamente i cittadini che vivono  nei quartieri chiave della trasformazione urbana. Non si tratta di un semplice festival poiché la sua preparazione  comincia molti mesi prima dell’evento culturale conclusivo tramite l’attivazione di corsi aperti a tutti,  e attraverso la realizzazione di un tavolo di lavoro trasversale, in cui istituzioni, associazioni, realtà del territorio che operano nell’ambito del dialogo interculturale si incontrano per progettare insieme l’evento.
1,6,7 contatto, quindi, nel suo momento più spettacolare, rappresenta semplicemente una tappa di un percorso in divenire, per restituire alla città un’idea unitaria e partecipativa, di scambio e di dialogo in sintonia con gli obiettivi del Progetto Intercultural Cities, progetto del Consiglio d’Europa volto al sostegno delle politiche interculturali al quale la città di Reggio Emilia partecipa – unica città italiana – insieme ad altre 11 città europee (tra cui Berlino, Lyon, Greenwich, Neuchatel). E in accordo con obiettivi del Progetto Reggio Sicura, che attraverso interventi di prevenzione sociale punta al miglioramento della qualità della vita nelle aree più “sofferenti” della città,  con iniziative volte alla riduzione dei fenomeni di inciviltà e degrado e volta ad assicurare migliori condizioni di vivibilità, fruibilità e sicurezza dei cittadini.

La prima edizione di 1,6,7... contatto! si è svolta dal 6 al 15 giugno 2008. Dieci giorni di spettacoli, incontri, tavole rotonde, in cui ad iniziative di alta qualità artistica si sono alternate restituzioni al pubblico da parte degli allievi dei vari corsi: il Teatro dei Quartieri, Stella del Nord, il tributo a De André dei Disamistade, il simpaticissimo scrittore e musicista Freddie con i suoi racconti sul Kenya.... ma anche i saggi di teatro del Teatro dell’Orsa, lo spettacolo Iliades di Gigi Tapella, e poi i burattini realizzati dagli allievi di Mirella Gazzotti, i giochi di una volta, gli spettacoli dei Gruppi Educativi Territoriali e dello Spazio Raga. Il momento culminante è stato domenica 15 giugno. Il tempo incerto non ha fermato la festa, e migliaia di persone si sono riversate per le vie della manifestazione, che aveva il suo fuoco nella stazione ferroviaria, e che si sviluppava lungo via Turri, via IV novembre, attraverso il sottopasso, in Piazzale Europa.
Il momento più emozionante è stato quello della parata. Dal Centro d’Incontro Reggio Est si è mossa una lunga fila di persone di tutti i tipi, che hanno attraversato i luoghi della manifestazione portando il messaggio più bello: il dialogo interculturale ci può essere. Ed è stato bello vedere, finalmente in tanti, insieme, italiani, stranieri, giovani e meno giovani, uomini e donne tutti a sorridere e a gioire per questo splendido momento di festa. Un’occasione per guardarsi in faccia, per conoscersi un po’ di più.
E poi, si è dato il via alle danze: la radio in diretta da Piazzale Marconi, la mostra Luoghi Comuni dentro la stazione, le installazioni luminose e sonore a cura dell’atelier Raggio di Luce, gli Estendales, i buskers, la danza africana, le percussioni di Luciano Bosi, la Nuova Banda di Quartiere, l’eccezionale polistrumentista Claudia Bombardella... Una grande festa, che è rimasta impressa nella memoria della città.